Dom Edizioni
Un punto fermo: il 100% made in Italy, cioè l'oggetto pensato e fatto in Italia, da mani italiane, abituate a ragionare secondo uno standard molto elevato
L’Italia, l’artigiano del mondo
La DOM Edizioni, nata nel 2006, realizza arredi per case, yacht e lussuosi alberghi esprimendo principalmente tre cose: lo slancio creativo di Domenico Mula abbinato allo scrupoloso studio dell’oggetto, anche partendo dalle matrici storiche del design mondiale, con ricerche d’archivio che immettono linfa nel processo ideativo e produttivo. La valorizzazione dell’intelligenza e del sapere degli artigiani con i quali lavora, controllando ogni fase della lavorazione. Un punto fermo: il 100% made in Italy, cioè l’oggetto pensato e fatto in Italia, da mani italiane, abituate a ragionare secondo uno standard molto elevato.
I materiali, tra scoperte e riscoperte
Ma c’è un terzo principio che anima Domenico Mula designer e imprenditore, e che per lui è anche una regola di base: appassionarsi ai materiali da lavorare. Scoprirne sempre di nuovi, è una sfida perenne per i creatori. Dodici anni fa, vincendo la resistenza di molti, introdusse nel mercato il legno tinteggiato nero, ormai entrato a far parte del lessico dell’interior design. Nel 2006 il suo istinto lo guida a proporre mobili in lacca lucida cinese (materiale antico ma modernamente glossy). E oggi lui punta su l’ebano Makassar, l’ottone lucido e sul velluto, tessuto molto in voga negli anni Quaranta, per i divani. “Appassionarsi a un materiale significa scoprirne tutte le potenzialità intrinseche: recentemente ho realizzato un mobile con al centro il disegno di un rombo, sfruttando appieno le venature del legno, l’ebano Makassar”. Si tratta dell’armadio Michel, il mobile più venduto della DOM Edizioni. Pre-sentire le tendenze, le mode, i gusti, Domenico Mula è dotato di questo radar sensibile: 25 anni fa disegnava le cucine con le “isole” quando ancora non era di moda. E 12 anni fa, per la sua casa, si fece realizzare un lavello scavato nella pietra andando sulle cave di Carrara in cerca del pezzo giusto: un blocco di trachite di 440 chili. Oggi che il lavello in pietra è uno status symbol di sapore contadino, ancora una volta Domenico Mula lo aveva riproposto in anticipo.
Questa emotività nelle scelte dei materiali, è la spinta vincente per il design dei suoi arredi: più che comprare un mobile da lui si va per trovare uno stile, quello della DOM Edizioni. I suoi clienti NEGOZI del settore, architetti e interior designers- si muovono tutti nella direzione della ricerca. “Per non correre il rischio di fare case-fotocopia, ma pensare invece la casa come un organismo che deve crescere insieme alle persone che poi la vivono” dice Domenico Mula. “Insieme a questi professionisti compio un appassionante percorso che non consiste mai nella sola committenza o fornitura dei mobili, ma principalmente in uno scambio relazionale di vedute, di esperienze professionali di reciproco stimolo”.